Tutti gli amanti della fotografia hanno sempre avuto il pallino dell’analogico, anche quelli che sono nati col digitale. Non solo nostalgici, dunque, ma appassionati di ogni età, presto o tardi, faranno i conti col mondo della pellicola. Sicuramente chi ha avuto modo di fotografare seriamente con le macchine analogiche al momento dello scatto prova sempre un po’ di piacere in più rispetto al fotografo digitale, perché è cosciente del fatto che il suo “lavoro” non si è concluso pigiando il pulsante ma anzi, è appena cominciato e non è detto che sia così scontato il risultato finale. Con le macchine fotografiche analogiche, infatti, il risultato lo si scopre soltanto dopo aver sviluppato il rullino e stampato i singoli fotogrammi e, tra lo scatto e la stampa, non manca tutto un’insieme di incognite che potrebbero vanificare gli sforzi precedenti, ma questa è un’altra storia.
In questo breve articolo parlerà di una fantastica macchina fotografica, la Nikon FE, una reflex semi-automatica prodotta dal 1978 al 1983. E’ una macchina che mantiene tutto il fascino delle Nikon meccaniche ma che ha in più la possibilità di scattare utilizzando l’automatico della priorità di apertura, così da velocizzare la fase di scatto. Meccanicamente può scattare senza ausilio della batteria a 1/90 di secondo ma il problema della batteria non esiste, durano una vita e, comunque basta farne una scorta visto che fortunatamente i modelli che si possono montare (da 3 V o 2 da 1,5 V) sono tuttora in commercio e facilmente reperibili. Le batterie servono anche per l’esposimetro (tipo ago galvanometrico), perfettamente leggibile dall’oculare. Il sincro-flash è fissato a 1/125 di secondo mentre il resto dei tempi utilizzabili dalla macchina vanno da 8 secondi fino a 1/1000 di secondo, oltre alla posa B. E’ possibile catturare l’esposizione semplicemente spostando la leva anteriore (lato destro) verso l’interno della macchina oppure l’autoscatto ruotandola dal lato opposto. Si può agire intenzionalmente sull’esposizione e si possono scattare delle doppie (o triple) esposizioni agendo su una levetta posta vicino il pulsante di scatto, che armerà nuovamente l’otturatore senza mandare avanti la pellicola.
E’ una macchina davvero indistruttibile, capace di montare anche le vecchissime lenti NON Ai. In poche parole, è una macchina che può essere utilizzata con tutte le ottiche Nikon di tutti i tempi (salvo qualche eccezione e comunque le recenti serie G che non hanno la ghiera del diaframma). Se ne trovano molte in giro e a prezzi ottimi. Se ne trovare qualcuna in buon condizioni, acquistatela subito, non ve ne pentirete.
Sicuramente c’è ancora molto da dire su questa macchina fotografica ma lo farò pubblicando degli altri articoli e magari svilupperò un rullino scattato con questa splendida reflex. Per il momento è tutto ma non dimenticate di guardare il video che segue dove darò qualche informazione in più e potrete vedere il design intramontabile di questo capolavoro di ingegneristica che ancora oggi fa emozionare tantissimi fotoamatori.